ARTe Padova
11-14 novembre 2016
ANDREA LIVERANI presenta questo progetto non tanto come una forma di denuncia, ma per semplicemente svegliare l’attenzione e le nostre coscienze su un’aspetto sempre più presente e “prepotente” nelle nostre vite.
Gli smartphone e i social in genere sono diventati non solo uno strumento per comunicare, ma sopratutto un prolungamento del nostro cervello e un mezzo per creare una realtà fittizia e forviante.
Deleghiamo la nostra immaginazione e sopratutto i nostri desideri a questi oggetti che inoltre possono creare e far vedere sia a noi che agli altri quello che la nostra mente e il nostro cuore vuole.
Un moderno “specchio delle brame“.
Quest’uso esagerato del phonografo porta a forme di proiezione e percezione della realtà fortemente deviata, per non dire distorta, rendendo difficile distinguere la vita reale da quella virtuale.
Nelle immagini proposte uno degli aspetti più evidenti è la presenza all’interno del dispositivo di un soggetto, che nella realtà non è presente.
In questo progetto fotografico l’autore lascia allo spettatore trarre le conclusioni e le interpretazioni che suscitano ad ognuno, indicando solo il filo conduttore e il messaggio primario creato per questa serie.